Coronavirus, tamponi a pagamento al San Raffaele: costano 120 euro l'uno
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, al San Raffaele di Milano tamponi a pagamento: costano 120 euro l’uno. È polemica

Ospedale San Raffaele

Emergenza coronavirus in Lombardia, al San Raffaele di Milano tamponi a pagamento (120 euro l’uno). Astuti (Partito democratico): “È il far west”.

Emergenza coronavirus, Lombardia di nuovo nel mirino, questa volta per i tamponi a pagamento del San Raffaele. L’ospedale offre test a privati e aziende al costo di centoventi euro.

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Coronavirus in Lombardia, al San Raffaele tamponi a pagamento (120 euro l’uno)

La notizia ha fatto in poche ore il giro del web e ha scatenato le polemiche. Al San Raffaele è possibile fare il tampone per la ricerca del nuovo coronavirus. Il servizio a pagamento è rivolto a provati ed aziende e costa 120 euro a test.

Astuti (Pd), ‘Mentre l’assessore Gallera ci dice che non si possono aumentare i tamponi veniamo a sapere che ci sono laboratori che li offrono privatamente’

Il primo attacco alla Regione Lombardia arriva da Samuele Astuti del Partito democratico: “Mentre l’assessore Gallera ci dice che non si possono aumentare i tamponi perché mancherebbero i reagenti veniamo a sapere che ci sono laboratori che li offrono privatamente per cifre molto variabili. Il San Raffaele, per esempio, li fornisce per un costo intorno ai 120 euro, altri al doppio“.

Ospedale San Raffaele
Ospedale San Raffaele

Il problema dei tamponi in Lombardia

Il problema è chiaro a tutti. In una Regione come la Lombardia, messa in ginocchio dal coronavirus, mentre i tamponi vanno a rilento anche per gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano la vita e per le persone che presentano sintomi sospetti, in strutture ospedaliere è possibile fare test a pagamento.

“Un far west senza regole ma secondo quanto detto da Gallera, questo non è possibile, cioè non si possono fare tamponi a privati a pagamento. Com’è possibile che questo avvenga? È forse stata una scelta quella di limitare il numero dei tamponi? La Regione deve spiegare ai lombardi che cosa sta succedendo. Soprattutto, è fondamentale che la Regione faccia quanto è in suo potere per aumentare il più possibile il numero di tamponi analizzati dal servizio sanitario regionale, perché in altro modo non si può pensare di avviare la fase 2”, prosegue Astuti.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:27

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